Raccordi#1 Bari

RACCORDI #1, 2009

tessuto sintetico da scarti industriali, 20X20 m

 

 
 

Si fa sempre più strada, nel mondo dell’arte contemporanea, un interesse per la riscoperta di tecniche e mestieri che il mondo moderno e industrializzato facevano credere ormai perduti. Riportare alla luce tradizioni, autoproduzione, artigianalità significa lanciare un grido di battaglia vero e proprio al potere che il consumismo imperante ha su di noi.

In questo caso, la lente di ingrandimento si posiziona sul mondo della tessitura che predilige tecniche tradizionali e il lavoro a mano, impegnata a diffondere un messaggio semplice e deciso ad una società accecata dall’illusione della ricchezza possibile, dell’individualismo, dell’usa e getta, dell’agire rapidamente per anticipare la concorrenza. In un mondo che ci vuole disgregati la tessitura chiede alle persone di unirsi. Tessere richiede lentezza, convivialità, liberazione della mente, concentrazione e porta alla produzione di manufatti il cui valore supera la funzione dell’oggetto stesso. Oltre alla diffusione di ritrovi dedicati allo knitting e alla riscoperta “della maglia” nel design da parte di giovani stilisti, vi è anche un diffuso interesse da parte di artisti, come anticipato sopra, che nel succedersi di punti, nodi e intrecci individuano significati, possibilità inedite e volte a stimolare una riflessione collettiva.

Nel caso di Marica Albertario la tessitura diventa strumento d’espressione privilegiato, all’interno di un percorso performativo di coinvolgimento attivo del pubblico a scopo terapeutico e si concretizza in un’opera condivisa che potenzialmente si estende all’infinito. Vi è un nucleo iniziale, come una genesi del mondo, destinato ad espandersi tra le mani di tutte le tessitrici che vorranno partecipare al progetto, riconducendoci al micro e macro cosmo, alla moltiplicazione cellulare come all’espansione dell’universo. Questa propagazione-aggregante di forma e di senso si manifesta nel nodo che unisce le parti, così come nel tentativo di connettere le persone che lo creano, portando all’incontro generazioni che insegnano alle nuove una tecnica acquisita dalla generazione che le ha precedute. La tessitura, universale -in tutto il mondo viene usata- e particolare -nelle sue svariate declinazioni locali-  nel lavoro di Marica Albertario si ricollega a un “estetica delle radici”, intesa come recupero di tradizioni cui attribuire significati legati alla contemporaneità e al sociale.

L’artista ha collaborato a progetti con importanti istituzioni quali l’Accademia delle Belle Arti di Brera, l’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli e Oftalmico a Milano. Ha operato in luoghi atipici come la Sezione femminile della Seconda Casa di Reclusione Milano-Bollate, e segue vari laboratori tra i quali la realizzazione attraverso il cucito di un opera condivisa con le degenti del reparto di Patologia della Gravidanza, nell’Ospedale Macedonio Melloni di Milano. Vive e lavora a Milano.

Nila Shabnam Bonetti
Marica Albertario
 
Nila Shabnam Bonetti – LABORATORIO ALCHEMICO
Ass.Cult. – Arte Contemporanea www.laboratorioalchemico.com

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COMUNICATO STAMPA DELL’EVENTO

 VI Edizione Donna Crea Impresa

“Dire, fare, creare…secondo natura” Le imprenditrici “naturali” condividono la loro esperienza

Evento-dibattito-installazioni-degustazioni nel salone della Camera di Commercio di Bari, venerdì 2 dicembre ore 17,00

Il biologico come scelta di vita sostenibile. Se ne parlerà nel talk show “Dire, fare, creare…secondo natura”, venerdì 2 dicembre a partire dalle 17, nel salone della Camera di Commercio di Bari. L’evento, che si completa di installazioni, testimonianze imprenditoriali e colorate degustazioni, è promosso dal Comitato per l’Imprenditoria della Camera di Commercio di Bari, in occasione della VI edizione di Donna Crea Impresa, appuntamento annuale dedicato alle diffusione della cultura imprenditoriale femminile.

Interverranno, dopo i saluti del vice presidente dell’ente camerale barese Erasmo Antro, Stefania Lacriola, imprenditrice, presidente del Comitato per l’Imprenditoria femminile della CCIAA di Bari, Anna D’Eugenio, direttore scientifico di Spesalfa (associazione che si occupa di diffondere il valore scientifico dell’alimentazione per la prevenzione delle malattie e all’uso delle proprietà curative dei cibi); Mauro Minelli, alimentarista, direttore dell’unità operativa IMID di Campi Salentina – Asl Lecce; Gaetano Paparella, presidente dell’ICEA (Istituto per la certificazione etica e ambientale). Modera: Annamaria Ferretti, direttora di Antenna Sud.

Porteranno le loro testimonianze imprenditrici che operano in vari settori legati al biologico: dall’abbigliamento di tendenza in tessuti naturali (Clotherapy) al vino (Perrone), dall’olio extravergine di oliva (Goccie di Sole) alla cosmesi (Bottega Verde). Degustazioni di prodotti con le creazioni colorate di Coloribo.

L’evento si completerà di alcune installazioni: dai mega centrini sospesi di Marica Albertario agli allestimenti in materiale eco-sostenibile curati da Alfio Cangiani Factory.

Bari 30 novembre 2011

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Corriere della sera – 05/12/2011

Press Camera del Commercio di Bari

 

Servizio televisivo:

Antenna sud – TG 02.12.11
Alla Camera di Commercio di Bari l’arte “bio” delle donne imprenditrici

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