Nato dall’idea del vortice di un buco nero, stampato in sequenza verticale su carta bianca, diventa una striscia, una colonna. Il ritmo infinito del respiro.
in precedenza, pensando agli spunti da Gustavo Rol sulle chiave per accedere ad una dimensione più alta, mi si è formato un simbolo, un’immagine nella mente, pensando al moto dell’aria, in entrata ed uscita, come la forma di un’ ipotetica chiave.
in seguito, lavorando su altro, torna naturalmente la connessione al simbolo della chiave, ma in una forma più completa.
dapprima la colonna del respiro, poi mauro posta la teoria matematica sulla formazione di una forma specifica dei mulinelli, delle aspirali in sequenza, e scopro essere esattamente la forma dell’aria. il ritmo del respiro che stavo cercando.